Cosa ricorda il 5 maggio?

Cosa ricorda il 5 maggio?
1941 – Dopo la crisi dell'esercito italiano contro quello britannico e l'inizio del ritiro dai territori occupati in Abissinia, l'imperatore Haile Selassie ritorna a Addis Abeba. Il 5 maggio è oggi celebrato come Giorno della liberazione.
Dov'è silenzio e tenebre la gloria che passo?
forse a tanto strazio cadde lo spirto anelo, e disperò; ma valida venne una man dal cielo, e in più spirabil aere pietosa il trasportò; e l'avvïò, pei floridi sentier della speranza, ai campi eterni, al premio che i desideri avanza, dov'è silenzio e tenebre la gloria che passò.
Cosa ammira Manzoni di Napoleone?
Nella poesia Alessandro Manzoni ricorda le grandi battaglie vinte da Napoleone con l'esercito francese, mettendo in risalto gli aspetti principali del suo carattere e della sua personalità. Manzoni aveva conosciuto Napoleone Bonaparte, ma non aveva mai dato un suo giudizio sulla figura del condottiero francese.
Quando con vece assidua cadde risorse e giacque?
Lui folgorante in solio vide il mio genio e tacque; quando, con vece assidua, cadde, risorse e giacque, di mille voci al sònito mista la sua non ha: vergin di servo encomio e di codardo oltraggio, sorge or commosso al sùbito sparir di tanto raggio; e scioglie all'urna un cantico che forse non morrà.
Cosa dice Manzoni nel 5 maggio?
Infobox. Si tratta di un'ode scritta da Manzoni in occasione della morte di Napoleone Bonaparte in esilio sull'isola di Sant'Elena. «Nè sa quando una simile / orma di piè mortale / la sua cruenta polvere / a calpestar verrà.»