Quando si può potare un albero di abete in vaso?

Quando si può potare un albero di abete in vaso?

Quando si può potare un albero di abete in vaso?

Potatura del pino e dell'abete: il periodo migliore Invece, le conifere possono rinnovare la vegetazione grosso modo tutto l'anno, ma è meglio che programmi la potatura di pini e abeti tra metà dicembre e fine febbraio: l'inverno, infatti, è il momento in cui l'attacco da parte dei parassiti è meno probabile.

Come potare un abete per farne un bonsai?

Pinzate i nuovi getti in primavera quando sono ancora morbidi. Se volete potare rami lunghi, accorciateli all'altezza dei ramoscelli più piccoli, vicini al tronco. Ricordate che l'abete non caccia dal legno maturo, quindi lasciate sempre aghi e gemme sui rami che intendete mantenere. L'abete ha rami molto flessibili.

Quando si pota abeti?

Come tutte le piante sempreverdi non richiede un intervento di potatura regolare, ma se si deve intervenire per migliorare lo stato di salute dell'albero il corretto periodo di potatura dell'abete è in gennaio/febbraio, prima che la pianta riprenda lo stato vegetativo.

Come potare un pino in vaso?

La potatura del pino deve eliminare soltanto un terzo della chioma totale, per evitare di lasciare l'albero troppo sguarnito e preda di agenti climatici e malattie. Iniziate la potatura dai rami secchi o malati. Che vanno certamente eliminati, ma mai in blocco: tagliate solo fino a 15 cm oltre la parte malata.

Quando potare un bonsai di abete?

RINVASO E POTATURA La potatura di formazione va eseguita nel periodo di stasi vegetativa (dall'autunno alla fine dell'inverno), quando la pianta perde meno linfa, cercando di dare al bonsai un profilo triangolare e di sfoltirne uniformemente la chioma.

Come e quando potare un pino?

La potatura decorativa andrebbe fatta in autunno, per eliminare le gemme di stagione che però morirebbero ai primi freddi. In tal modo invece si stimola l'albero a produrne di nuove in primavera.

Qual è il nome scientifico dell'abete?

Il nome scientifico dell'abete è abies, dal latino habeo che significa "io ho". In allusione alla particolare altezza di molte specie di abete. L'abete trae origine tra le catene montuose dell'Europa centro meridionale, dell'Asia del Nord, del Giappone, dell'America Settentrionale. L'abete è una conifera dal portamento maestoso.

Come coltivare l'abete?

L'abete: la coltivazione. L'abete esige, in linea di massima, un terreno permeabile e ben concimato, dove non si verifichino ristagni d'acqua. Il clima deve essere possibilmente fresco, privo di escursioni termiche diurne molto elevate rispetto a quelle notturne.

Quali sono i frutti dell'abete?

Queste foglie sono ricche di ghiandole resinose, dall'aroma intenso. I frutti dell'abete hanno la classica struttura a pigna, formata da scaglie, contenenti semi. L'abete è una conifera tipica del nostro paesaggio e in alcune zone lo caratterizza in modo inconfondibile.

Quali sono le foglie dell'abete?

Le foglie dell'abete sono persistenti ed appiattite vengono chiamate: "aghi". Il colore delle foglie varia dal verde chiaro al verde cupo. Non di rado la parte inferiore può essere di colore chiaro, addirittura argentea o bianca. Queste foglie sono ricche di ghiandole resinose, dall'aroma intenso.

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